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LA FEMMINILITA’

LA DONNA IN TUTTE LE SUE FORME

Femminilità.

Ho iniziato a sentirne parlare solo tre anni fa durante il mio primo corso di Tarocchi; mi suggerivano di portare in luce la mia energia femminile.

Non capivo, cosa volessero dirmi?

Io sono Donna! Vivo in un corpo di Donna e mi sento Donna!

Ma non era vero…

Solo oggi, dopo tre anni posso dire di aver capito, o meglio, di iniziare a capire, cosa volessero suggerirmi i Tarocchi attraverso la voce di Veronica Vedovato.

Donna.

Donne.

La società, a me, ha sempre chiesto di essere uomo. Un uomo nel corpo di Donna. E ora, che mi guardo intorno, con una visione più consapevole, vedo tante come me.

Già, l’emancipazione. Se prima ne andavo fiera, ora ne vedo e percepisco tutti i disagi che sempre più si stanno radicando in noi, e con NOI intendo tutte e tutti. I ruoli si stanno perdendo e le energie ancestrali di uomo e di donna sono sopraffatte da un mondo che chiede alla donne di essere uomo con la sessualità di donna e uomini in balia degli eventi, arrabbiati, insoddisfatti, in continua competizione col sesso opposto. D’altronde la natura ci insegna che due galli in un pollaio non vanno tanto d’accordo.

Sono schiava di questo sistema, inconsciamente, dalla nascita. Ma d’ora in poi voglio ascoltarmi e comprendere la mia femminilità, voglio scoprirla e vedere dove mi trasporta. Voglio assaporarne le sensazioni, voglio essere amata come donna e non più come uomo. Non sarò più la Laura che corre di qua e di là per affermarsi nella società patriarcale, che ancora domina la nostra società.

Non è una lotta femminista, sia chiaro. E’ la mia lotta per la guarigione di una ferita profonda che ormai porto dentro da troppo tempo e da generazioni. Ho deciso di mostrarmi e di condividere perché sento che questo può essere un punto di riflessione per molte anime femminili disperse e incastrate in un sistema che non gli appartiene, proprio come me. Un nuovo passo, una nuova consapevolezza.

Non vi tedierò con la mia storia, la mia felice o triste infanzia e adolescenza. Il passato è passato, non avrebbe senso rivangarlo, ognuno di noi ne ha uno. Lo portiamo dentro, ci ha cresciuto e grazie ad esso abbiamo fatto esperienza utile per “un oggi”.

Ciò che voglio mostrarvi è la visione che mi ha portato alle considerazioni sopra scritte.

Il tema della femminilità ritorna con le lezione di sciamanesimo che sto facendo con Giada. Durante la nostra pratica notturna di qualche settimana fa, nel viaggio sciamanico ho visto la mia vera essenza femminile; ho visto una bellissima creatura femminile con tanto di pantera nera a fianco, ed ero io! Fiera di essere Donna, cammino seminuda con disinvoltura nella foresta che è il mio habitat notturno fatto di alberi secolari, dove, se volgo lo sguardo al cielo posso intravedere le lune e le stelle.

Quel viaggio ha scateneto qualcosa in me, dov’è quella bellissima creatura in cui mi sono riconosciuta? Perché non vuole mostrarsi in tutti i mondi?

Quella sensazione di Donna mi piace, torno spesso in quella delicata foresta.

Decido di fare ricerca, capire, compro un libro “CUSTODE DEL FUOCO SACRO – Lo sciamanesimo e l’energia femminile. Le Donne Medicina raccontano…”

E come spesso accade quando sei sulla strada giusta tutto ti si palesa e tutto quello che ti sembra offuscato inizia a prendere forma e colore, ed io posso solo che gioire e continuare a seguirne il flusso.

Alessandra Comneno, l’autrice del libro, è una ricercatrice, praticante di sciamanesimo, ha vissuto a contatto con la cultura dei popoli nativi in Messico e in Perù per molti anni. In questo libro parla di come le Donne Medicina, sue educatrici nella via sciamanica come vera e propria cultura, invitano a riflettere sul ruolo e il valore di essere donna, sul dono e la responsabilità di essere madre, ma soprattutto sulle potenzialità di vivere la relazione con tutto quello che ci circonda, 98 pagine di amore puro.

Il libro mi ha fatto riflettere a quanto il ruolo della Donna sia stato calpestato.

La società ci voleva forti, emancipate, in carriera, affermate, ma anche belle, sensuali, alla moda, madri di più figli, compagne, amanti, sessualmente attive per soddisfare sempre e dico sempre i bisogni dell’uomo. E così abbiamo fatto.

E se una o molte di queste “qualità” non ci appartengono ci sentiamo pure in colpa, in colpa per non essere all’altezza… ma di cosa? Ma per chi? Per te stessa? Non credo..

La Comneno scrive:

“Quando penso ai miei vent’anni, ricordo una ragazza indomabile, in lotta col mondo per non saper trovare pace dentro di sè. I movimenti giovanili, la politica, la grande voglia di cambiare i parametri di un mondo che calzava troppo stretto, erano i temi che alimentavano quegli anni, colmi di passione e di speranza. I gruppi delle donne che si formavano alla ricerca di un’identità perduta non solo rivendicavano il rispetto, il territorio, la libertà e l’uguaglianza con l’universo maschile ma desideravano creare uno spazio d’intimità, accoglienza, un luogo sicuro. Ero ancora una ragazza quando partecipai ai miei primi gruppi di autoconoscenza. Capivo che ad alimentare i venti che spingevano quella marea irrefrenabile di energia femminile che si stava abbattendo sul mondo, c’era tanta rabbia. Rabbia per la ferite subite, le umiliazioni non dimenticate, le ingustizie sopportate, la sottomissione, la violenza e la discriminazione sessuale che emarginava le donne. L’intero pianeta viveva in questa condizione. Rabbia, tanta rabbia, che costringeva noi donne a fare appello a un comportamento aggressivo, scimmiottando la spavalderia e l’arroganza maschile per sentirci forti e meritevoli… uguali a loro. Le relazioni d’amore andavano in crisi, il senso di solitudine e incomprensione serpeggiava, la perdita dei ruoli avanzava. Le donne si stringevano tra loro, l’uomo, il nemico, era in agguato, ma era anche nel loro letto! […]

Quando atterai in Messico con il mio “zaino femminista” sulle spalle, inizia a cercare le donne. Certo, ero a caccia “di quelle che erano come me” e ovviamente non le trovavo. Quando sospesi la mia ricerca, loro incontrarono me. […] “

Le energie dell’uomo e della donna sono differenti.

Nell’archetipo collettivo, l’uomo è da sempre colui che usciva per cacciare e portare a casa il bottino. Mentre alla donna era riservata la custodia della CASA e del FUOCO SACRO. E dici poco?

La mia domanda è: perché ci siamo scordate del ruolo così importante che avevamo? Perchè preferiamo “ammazzarci” di impegni per dimostrare la nostra emancipazione nella società.

Sono forse i bisogni che ci siamo auto creati? Devo avere, possedere e mostrare.

Con questo non intendo dire che mia nonna stava meglio di me, anzi, non erano per nulla tempi felici i suoi. Quello che intendo dire è che è giusto rivendicare la nostra femminilità e far valere quell’essenza senza dover dimostrare a nessuno quanto valiamo e di cosa siamo capaci.

Uomo e donna sono l’equilibrio, lo Yin e lo Yang, opposti, ma complementari. L’uno non può vivere senza l’altro.

Donne, non possiamo passare sopra e rinnegare tutto questo è come tentare di aprire una porta murata. Non ci porterà all’evoluzione, ma solo alla fatica e alla distruzione del nostro seme.

Siamo Dee capici delle cose più grandi, ma fin tanto che siamo soffocate dalla corsa all’indipendenza le nostre doti più pure rimarranno nascoste.

Mostriamoci al mondo, senza paura, senza vergogna!

Muoviamo i nostri bacini, balliamo alla luna e godiamo dell’essere DONNA.

Nessuna donna è fragile e tantomeno brutta, diffidate da chi vuole sminuirvi. Diffidate dagli uomini che non vi rispettano, il loro non è amore, è volervi possedere come schiave delle loro insicurezze.

Camminate a testa alta, siete Dee e come tali, ciò che deve esservi servito è solo amore puro.

Amate l’uomo che avete scelto come compagno, fatevi belle per lui e apprezzatelo per ciò che fa, così facendo manterrete sempre vivo il fuoco che arde dentro di voi. Fate l’amore con passione e godete con il corpo e con gli sguardi.

Amatevi come DONNE, riconnettetevi alla Natura, alle fasi della luna, al vostro ciclo mestruale e donatelo alla terra, è la Madre. Amate la vostra menopausa, il tempo che passa è la vostra saggezza.

Siate madri presenti che insegnano la naturalità dell’essere ai propri figli, senza obblighi e pressioni, loro sanno perfettamente cosa devono fare. Dategli fiducia.

Donne, amatevi tra voi, raccontatevi e condividete le vostre giornate più produttive e sostenetevi.

Amati, Ama, Amatevi, Amore. 

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